FOLIGNO – Grande apprezzamento dai vertici dell’associazione “Young Jazz” per l’enorme successo riscosso dal festival in occasione del decennale, che si è svolto a Foligno dal 19 al 25 maggio scorsi. “La città – ha dichiarato il presidente Pierluigi Metelli – si è stretta attorno alla manifestazione premiando le proposte musicali del direttore artistico Giovanni Guidi. Notevole – ha proseguito – anche la presenza di pubblico proveniente da fuori regione, che ha potuto apprezzare uno dei festival più interessanti nel panorama nazionale”. L’ottima risposta, avuta in termini di presenze e di apprezzamento, spinge ora l’organizzazione “a fare ancora di più mantenendo sempre alta l’attenzione sulla qualità della buona musica”. A commentare l’evento anche il direttore artistico Giovanni Guidi, intervenuto su uno dei progetti più originali andati in scena, quello della Liberorchestra, nato dal desiderio di rendere possibile l’incontro tra la musica jazz e l’universo della disabilità attraverso la creazione spontanea, collettiva ed individuale, di musica, suoni e rumori. “Di tutto quello che faccio con la mia professione di musicista – ha infatti affermato Guidi – questa, artisticamente e umanamente parlando, è la parte musicale che mi dà più soddisfazioni”. Il gruppo diretto da Guidi si è così nuovamente esibito sul palco dell’auditorium San Domenico. Protagonisti gli ospiti del Centro socio-riabilitativo semi-residenziale “Il Laboratorio” di Prato Smeraldo insieme ai loro operatori e ad un gruppo di musicisti come Dan Kinzelman, Stefano Tamborrino, Niccolò Tramontana, Maurizio Pirone, Rinor Marku e con la collaborazione di Mattia Rimatori”.