SPOLETO – La riduzione della microcriminalità passa anche attraverso la prevenzione. Così, i cittadini di Spoleto, a un mese dall’operatività delle telecamere che tengono d’occhio ventotto punti della città, si sentono più tranquilli di passeggiare per le vie del centro storico. Proprio dai cittadini infatti, giungono domande sulla sicurezza sempre più pressanti e monitorare i punti maggiormente critici della città significa rispondere ai bisogni degli individui, facendo diminuire la loro percezione di pericolo. Dopo un lungo iter, quindi, la città del Festival può contare sulle moderne soluzioni di videosorveglianza. Un progetto ambizioso, quello presentato dal Comune di Spoleto al Ministero dell’Interno, denominato “Qualità urbana, sicurezza e controllo sociale del territorio”, che risponde all’obiettivo di ricostruire il piacere di vivere insieme. Si tratta, nel dettaglio, di venti telecamere fisse e otto mobili per monitorare i punti maggiormente critici del centro storico di Spoleto. Sono soltanto tre le telecamere “accese” sul Ponte delle Torri. Il comandante della polizia municipale di Spoleto, Vincenzo Russo è intervenuto ai microfoni di RGU spiegando il funzionamento e l’utilità del sistema di videosorveglianza.
A un mese dall’installazione delle telecamere, attive 24 ore su 24, Spoleto viene percepita come una città più sicura e in particolare, nella zona compresa tra piazza Garibaldi e piazza del Mercato, dove sono installati più impianti.