La nona edizione del festival Dancity ha fatto centro. “Gateway”, questo il nome dell’edizione conclusasi sabato scorso, si è rivelato un vero e proprio portare, capace di mettere in dialogo le diverse forme d’arte, facendo incontrare tanti mondi diversi tra loro. Il Festival si è dimostrato ancora una volta un punto di riferimento per lo scambio, la rete e la trasmissione del sapere in Italia e all’estero nell’ambito della ricerca musicale elettronica e non solo. Dancity, infatti, ha saputo unire le varie forme artistiche proponendo concerti, live, DJ set, mostre d’arte contemporanea, laboratori per bambini e spettacoli teatrali. Un bilancio molto positivo, quello dell’edizione 2014, che ha sottolineato la crescita della manifestazione folignate, a partire dall’affluenza di pubblico, per la maggior parte da tutta Italia e dall’estero, aumentata rispetto allo scorso anno: circa 6000 partecipanti in totale nei giorni del Festival. Molto importante anche la presenza della stampa accreditata, con più di 50 giornalisti del settore e rappresentanti di testate sia locali che a tiratura nazionale. Un successo, dunque, testimoniato dall’acclamato consenso del pubblico, che ha notevolmente apprezzato le 31 performance artistiche. Il Festival è stato inoltre un vero catalizzatore per il turismo del territorio: le strutture alberghiere, i B&B, gli agriturismi e i ristoranti della zona hanno infatti incrementato il proprio operato nei giorni della manifestazione, come conferma Elisa Cesarini, Presidente di Federalberghi Foligno: “La risposta data dal territorio è stata positiva. Questo ci permette di dire che la città è pronta ad accogliere manifestazioni di carattere nazionale, anche se c’è ancora da lavorare”. Musica e non solo: le novità dell’edizione 2014 hanno registrato un forte interesse, come dimostrano il tutto esaurito per i workshop gratuiti rivolti ai bambini e la prima esperienza chiusa in positivo della Dancity//WeTransfer//OpenCall, che ha permesso a 10 artisti del territorio italiano e non solo di esporre la propria interpretazione del concept “Gateway” all’interno della splendida cornice del secondo piano di Palazzo Candiotti.