È stato un consiglio comunale concitato quello che si è tenuto lo scorso 4 luglio a Cannara. Sul tavolo il futuro dell’istituto comprensivo di Cannara-Bettona dopo la sentenza del Tar che aveva bocciato la proposta di dimensionamento scolastico approvata dal consiglio regionale. A chiedere la convocazione, in seduta straordinaria, della massima assise cittadina erano stati i gruppi consiliari di Valore Comune e Dignità e Futuro. Obiettivo, avere chiarimenti sulle mosse dell’amministrazione comunale in vista della richiesta di sospensiva del provvedimento avanzata dalla Regione. Come detto però la riunione non sarebbe stata delle più tranquille. Secondo quanto emerso da una nota diffusa da Valore Comune, il consiglio comunale si sarebbe aperto con l’uscita dall’aula del sindaco Fabrizio Gareggia e dell’assessore Luca Pastorelli “a causa – si legge – di un ipotetico conflitto d’interessi”, che avrebbe dovuto interessare anche la capogruppo di Valore Comune, Federica Trombettoni, rimasta invece in aula. I consiglieri sono stati quindi chiamati a votare una mozione presentata dalla maggioranza con cui si impegnava il sindaco e la giunta “a valutare l’opportunità di chiedere un parere legale in merito alla possibilità di costituirsi contro la Regione” e per la quale l’opposizione aveva chiesto una modifica non accolta. “Alla nostra richiesta di discussione – spiegano i consiglieri Federica Trombettoni e Roberto Ortolani – ci è stato risposto con la “fuga” del sindaco e una mozione cosiddetta tecnica e fumosa, dopo un mese di silenzio assoluto”. Alla base del gesto, secondo i due consiglieri, ci sarebbe l’alleanza elettorale stretta tra il Pd e la lista Cannaresi liberi, stretta per favorire la vittoria dell’attuale sindaco Gareggia, a tutto svantaggio quindi degli interessi della scuola e di tutti i soggetti coinvolti. “Riteniamo di assoluta gravità – proseguono – sacrificare, sull’altare delle ambizioni politiche di esponenti locali in vista delle elezioni regionali del 2015, il futuro della scuola. Continueremo la nostra battaglia, al posto del sindaco – concludono nella nota Trombettoni e Ortolani -, a fianco del Comune di Bettona, degli insegnanti e dei genitori perché questo significa impegnarsi per il bene comune, senza interessi personali nè accordicchi di potere”.